Olivo - Olea europaea Caratteristiche e usi:
Etimologia: Il nome deriva dal latino "oliva", e dal greco "elaìa", mentre l'olio di oliva è "oleum" in latino e "elaìon" in greco. Altri usi: Recenti studi sembrano dimostrare che anche le foglie di olivo contengono importanti componenti: si stanno valutando le proprietà febbrifughe, dimagranti, ipoglicemizzanti, antinfiammatorie e depurative, testimoniate dall'antico uso in medicina tradizionale. L'olio di oliva non è utile solo in cucina: E' un valido sostituto della crema da barba: ha anche una funzione idratante. Se i capelli sono secchi e sfibrati, scaldare leggermente un po' di olio d'oliva, e applicarlo ai vostri capelli. Coprire con un film di plastica, poi avvolgere la testa in un asciugamano. Lasciate riposare per una mezz'ora, poi shampoo e risciacquo. Per rimuovere vernice o grasso di auto dalle vostre mani, versare un cucchiaino di olio d'oliva insieme a un cucchiaino di sale o zucchero sui palmi e strofinare vigorosamente, poi lavare con acqua e sapone: le vostre mani saranno non soltanto pulite, ma molto più morbide. Alcuni dicono che l'olio d'oliva è utile per smettere di russare: se volete provarci, prendete un sorso di olio d'oliva prima di andare a dormire. Pare che agisca come lubrificante dei muscoli della gola, impedendo al vostro partner, o a voi stessi, di russare. Storia e curiosità: Sembra certo che la pianta di olivo che conosciamo abbia avuto origine circa 6.000-7.000 anni fa, probabilmente in Persia e in Mesopotamia, ma il suo antenato è sconosciuto. L'olio d'oliva è stato a lungo considerato sacro, menzionato quasi in tutti i testi sacri: è stato il motore commerciale del mondo occidentale nell'antichità. Il ramo d'ulivo, anche oggi, è un simbolo di pace, gloria e abbondanza. Le fronde, che si trovano anche nella tomba di Tutankhamon, sono stati usate per coronare le teste dei vincitori, sia che si trattasse di giochi amichevoli, sia di guerre sanguinose. Nel linguaggio dei fiori è simbolo non soltanto di pace e gloria, ma anche di sapienza, potenza, fertilità e purezza. **** Coltiviamo le varietà Bosana, Kalamata, Nera di Gonnos (Nera di Cagliari), Pizz'e Carroga (come impollinatrici). Raccogliamo le olive a mano, come una volta, per garantire al massimo la loro freschezza e integrità. Non usiamo le olive cadute a terra. **** La ricetta - OLIVE KALAMATA IN SALAMOIA CONDITE ALLA SARDA
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L'albero di olivo è presente in gran parte del bacino del Mediterraneo, in Africa, Penisola Arabica, Asia: è un albero sempreverde, molto resistente a siccità, malattie, perfino al fuoco. Il frutto dell' olivo, l'oliva, è la fonte dell'olio d'oliva, una delle maggiori risorse agricole nella regione del Mediterraneo. Si tratta di una piccola drupa, di dimensioni più ridotte nelle piante selvatiche che nelle cultivar. Le olive vengono raccolte appena il colore comincia a trasformarsi da verde a viola, bruno: qui di solito nel mese di ottobre. Ci sono centinaia di cultivar di olivo, i cui frutti possono essere utilizzati per farne olio, come olive da tavola, o entrambi. Ci sono diversi alberi che arrivano alla venerabile età di circa 1000 anni, fino a 3000 e 4000 anni (Ozzastru a Luras, Sardegna). Le olive crude o fresche sono naturalmente molto amare: per renderle commestibili, devono subire un processo, di solito in acqua e sale, per la rimozione di oleuropeina, un glucoside che conferisce appunto questo gusto sgradevole al nostro palato. L'olio extravergine di oliva ha un alto contenuto di grassi monoinsaturi, davvero preziosi per la salute, come l'acido oleico, e polifenoli: gioca un ruolo molto importante nella dieta mediterranea.
